Marco Glaviano è un uomo dai molteplici talenti. Laureatosi in architettura a Palermo, avrebbe potuto scegliere di portare avanti una carriera nell'ambito di questa disciplina ma anche della musica jazz o della scenografia teatrale: Glaviano sceglie invece di perseguire la sua passione fotografica e nel 1967, lasciata la Sicilia, si stabilisce a prima Roma e poi a Milano, dove per otto anni gestirà uno studio.
In breve tempo le sue fotografie iniziano ad apparire nelle maggiori testate giornalistiche mondiali, e ciò lo condurrà a New York dove vive dal 1975.
Da quel momento Marco si dedicherà ad immortalare la moda e la bellezza europea ed americana, tanto da ottenere il risultato di più di trecento copertine su testate internazionali: da Vanity Fair ad Harper's Bazaar, da Vogue ad ELLE, e a farlo lavorare nel campo della pubblicità per Bertolucci, Marchesa Couture, Gilli, Blauer ed il Las Vegas Hilton.
Una mostra delle sue serie dal titolo "Jazz Musician" è stata esposta nel 2007 a Milano presso la Nhow gallery. Fondamentale è ad oggi il suo interesse per l'architettura, tema-chiave che attraversa la sua produzione in maniera trasversale.
La mostra palermitana segna un percorso che si dispiega attraverso tre differenti tematiche: il mondo della moda, i ritratti di jazzisti leggendari e un omaggio alla sua città che si dipana in un itinerario intimo e contemporaneo. Il mondo del fashion con le sue top-models, il mondo del jazz con nomi come Sonny Rollins e Dizzy Gillespie, solo per citarne alcuni, costituiscono degli scatti memorabili, così come monumentali sono le immagini dei palazzi, dei mercati e i ritratti di personaggi e amici dello stesso Glaviano. Tutte queste fotografie vivono in un collage/mosaico inusuale e di forte appeal realizzato su carta da parati per un insolito allestimento.
